Il libro

Il libro

Michele Pane (Decollatura 1876 – Chicago 1953)
nasce e vive la prima parte della sua vita in Calabria.
Concorsero alla sua formazione tanto una natura possente e primitiva  quanto una società
articolata in retaggi arcaici e conservatori che si scontravano con gli esiti del Risorgimento, in un territorio segnato dalle possenti figure di Francesco Stocco e Francesco Fiorentino, suo zio materno.
Emigra in America sulla spinta di forze misteriose alla ricerca di un’affermazione che per vari motivi — tutti raccontati nel libro — non avrà mai una completa realizzazione.
Gli scrisse l’amico Zuppone-Strani: «E Lei, così, negli Stati Uniti? Non c’era posto al sole, non acqua alle nostre sorgive, non pane per Michele Pane nella sua patria?»
È questo l’interrogativo principale che viene affrontato in questa originale biografia, la prima scritta su Michele Pane a quasi sessant’anni dalla sua scomparsa, insieme a tutti gli altri come e perché di una vicenda intricatissima: gli studi, le prime opere, la querela e i processi, l’emigrazione, la fama conquistata, i riconoscimenti, i rapporti con i maggiori esponenti della cultura e del potere del tempo, i problemi economici, la vita familiare, la morte e le commemorazioni.
Tutto è affrontato con l’aiuto di documentazione tanto sorprendente quanto inedita, inclusa un’ampia raccolta di fotografie e immagini, quasi tutte pubblicate per la prima volta, che restituiscono un personaggio per molti versi sconosciuto.

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L’autore

L’autore

Giuseppe Musolino nasce e vive a Decollatura (CZ).
Dopo la laurea in Fisica presso l’Unical, vince il concorso a cattedre e insegna in istituti superiori di Milano — dove ha vissuto per circa un decennio — in un ambiente che ha segnato la sua formazione professionale e culturale.
Tornato in Calabria, si è impegnato nello studio e promozione della cultura del territorio di origine. Durante l’esperienza di amministratore comunale si è dedicato, tra l’altro, all’istituzione del museo etnologico; ha promosso e partecipato a numerose manifestazioni pubbliche con studi originali, alcuni pubblicati su riviste di storia locale.
Sposato e con tre figli, insegna Matematica e fisica nel Liceo Scientifico di Decollatura.

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Trilogia

Trilogia

Trilogia

Ecco la prima e l’ultima pagina di Trilogia pubblicata nel 1901 dallo Stabilimento Tipografico Vittorio Nicotera di Nicastro (ora Lamezia Terme):

Copertina Trilogia

Copertina Trilogia

 

Quarta di copertina di Trilogia

Quarta di copertina di Trilogia

L’opera inizia con Pro domo sua e contiene solo tre poesie:

  • ‘A tabacchera, dedicata a Riccardo Cordiferro
  • ‘A catarra, dedicata a Ernesto Marasco
  • ‘U dobotte, dedicata a Rosarino Costanzo

Il fascicoletto si compone di 12 pagine più le 4 di copertina nel formato di circa 14,5 x 21 cm.
La carta usata per la copertina è poco più pesante della carta delle pagine interne ed è leggermente colorata.
La copertina esiste in due varianti: una come la quarta di copertina di qui sopra e un’altra con la carta identica a quella usata nelle pagine interne, come nella prima immagine.
Considerando che la stampa fu pagata direttamente dall’autore stesso, è molto probabile che siano esistite anche altre varianti tipografiche dell’opera con la carta che il tipografo aveva sotto mano, badando molto al contenimento dei costi.

Da notare la pubblicità sull’ultima di copertina.

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Peccati

Peccati  viene pubblicato nel 1917 dalla casa editrice The Emporium Press di New York.

copertina "Peccati"

Copertina di "Peccati"

Contiene le poesie:

  • Alli ra-crìtichi
  • Gula
  • Cuntrattu
  • Rosa addurùsa
  • Capitabùssa
  • Fricatìnde!
  • Tàrra-ùjju!
  • Stàtua d’avuoru
  • Lu sona-sona
  • Sugnu cociùtu
  • Chjàntu de cucutrìllu
  • ‘Na scarda
  • Calavrisella
  • Forebandìta

Il volumetto si compone di 54 pagine più le quattro di copertina che è di un cartoncino leggero.

L’uscita del libro venne pubblicizzata su una delle riviste più diffuse tra gli italoamericani Il Carroccio:

 

Pubblicità sul numero di Gennaio 1918 de Il Carroccio

Pubblicità sul numero di Gennaio 1918 de Il Carroccio

L’opera venne dedicata a Luigi Pane e a Rosarino Costanzo, rispettivamente il fratello farmacista e l’ amico strettissimo di Michele Pane.

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