Recensione di Moisè Asta

E’ stata pubblicata sul quindicinale Reportage che si pubblica a Lamezia Terme (CZ) nel numero 18/21 di novembre 2011 la recensione scritta da Moisè Asta, giornalista e scrittore calabrese (questo è il link al suo sito) che ringrazio per il suo giudizio, il giudizio di un vero esperto!

Reportage recensione Moisè Asta

Reportage Settembre 2011: recensione di Moisè Asta

Leggi tutto

L’incredibile storia di una copia di “Garibaldina”

A volte le cose più incredibili accadono veramente! Una di queste è il percorso durato più di sessant’anni compiuto da una copia della Garibaldina di Michele Pane (vedi l’articolo in “Opere pubblicate”) da Chicago in Adami, poi forse a Firenze, in Emilia Romagna e infine in Adami. Finalmente è tornata “a casa”!

Di cosa si sta parlando? Procediamo con ordine.
Nel 1949, uscita finalmente dalle rotative della casa editrice ILEB di New york, vede la luce l’opera Garibaldina di Michele Pane il quale, naturalmente, appena avutane qualche copia (la cosa fu alquanto travagliata, come si racconta in Michele Pane. La vita), le inviò ad amici e parenti in Italia. Una di queste copie, la n. 726, fu spedita a Giuseppe Adamo, Pepè, figlio di Simone a sua volta figlio di Marianna Pane, sorella del poeta. Pepè qindi era nipote di Michele il quale lo aveva conosciuto e anche frequentato durante la sua lunga permanenza in Adami nel 1938 e 1939.

Garibaldina con dedica al nipote Pepè Adamo

Garibaldina con dedica al nipote Pepè Adamo

Simone Adamo nel frattempo si era trasferito con tutta la famiglia a Firenze, e questo spiega il “tòsco cittadino” usato da Michele Pane nella dedica. Non sarà superfluo qui ricordare che in dialetto decollaturese tòsco significa anche “bello” ed è per il doppio significato che viene usato in questi versi.

Simone Adamo

Simone Adamo

La copia di Garibaldina, quindi, prende la via della Toscana al seguito della famiglia. Negli anni successivi, alla morte di Simone, Giuseppe Pepè Adamo si trasferisce a sua volta e si perdono le tracce del famoso libretto, forse smarrito durante qualche trasloco. Nessuno lo cerca più.

Passano gli anni, anzi passano molti anni. Nel 2009, in Adami, si costituisce il Parco Letterario-Storico-Paesaggistico con l’intento di valorizzare e salvaguardare il grande patrimonio naturalistico e culturale del territorio. Sotto la guida del Presidente arch. Luigi Adamo i soci raccolgono materiale e testimonianze, svolgono attività varie finchè sorge l’esigenza di disporre di una sede fissa che possa anche svolgere le funzioni di un embrionale museo della memoria. Dopo vari contatti, i discendenti della famiglia Adamo, cioè della sorella di Michele Pane Marianna e il marito Giuseppe Adamo, proprietari della casa che per molti anni ospitò l’uffico postale di Adami (all’epoca il servizio postale veniva concesso in appalto per cui l’aggiudicatario lo trasferiva nella propria abitazione), hanno deciso di concederlo in uso temporaneo al Parco Letterario. La sede viene pulita e sistemata dai volontari dell’associazione e il giorno 18 dicembre 2011 viene inaugurata (vedi articolo dedicato).

Nel frattempo Saverio Bonacci, componente del direttivo del Parco Letterario, collezionista ed esperto frequentatore della rete internet, scopre che nel sito di una libreria online di libri usati è stata posta in vendita una copia della Garbaldina di Michele Pane. Egli ne possiede già una copia per la sua collezione personale ma, pensa, ne potrebbe servire un’altra per ingrossare la collezione di opere di cui il Parco Letterario vuole dotare la propria esposizione. Si affretta quindi a fare un’offerta per l’asta su eBay e si aggiudica l’oggetto. La libreria che lo vende si trova a Ravenna, e nulla lascia intravedere un collegamento con la casa di Decollatura.

Ricevuta eBay

Ricevuta eBay

Quando Saverio riceve il pacchetto rimane piacevolmente sorpreso dalla presenza della dedica autografa che impreziosisce il volume ma ancora di più rimane sbalordito quando, portata la copia per mostrarla agli altri amici del Parco, non si scopre che il Pepè della dedica era proprio colui che abitava in quella casa che era destinata ad accogliere quella copia di Garibaldina!
Dopo più di sessanta anni la copia ha raggiunto l’indirizzo a cui era stata destinata. Chissà per quali misteriose vie quella copia era andata dispersa, e chissà perché era finita in quel negozio. Che probabilità avrebbe avuto una copia di piccolo libretto in una scatola di un rivenditore di libri usati della provincia di Ravenna di essere visto e riconosciuto da una persona che aveva notizia di Michele Pane? E che probabilità ci sarebbe stata che questa persona, se anche fosse esistita, avrebbe portato il libro nella casa che gli era propria? Nessuna possibilità! Eppure tutto ciò è veramente accaduto. La copia è adesso di proprietà del Parco Letterario-Storico-Paesaggisitico di Adami. Meraviglie di Internet!

Giuseppe Musolino

Leggi tutto

Carmelo Calci sulla mostra “Garibaldi e i volontari Calabresi” a Lamezia Terme

Pubblichiamo un contributo di Carmelo Calci, curatore della mostra che si svolge a Lamezia Terme, che illustra il significato della manifestazione e ripercorre i momenti salienti della cerimonia d’inaugurazione. Molto utile è per coloro che intendono visitare la mostra anche la particolareggiata descrizione dei pezzi più importanti.

GARIBALDI E I VOLONTARI CALABRESI IN MOSTRA A LAMEZIA TERME  FINO AL 17 MARZO 2012
di Carmelo Calci

A conclusione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia che terminano il prossimo 17 marzo 2012, sabato 10 dicembre 2011 è stata inaugurata a Lamezia Terme nel Complesso San Domenico, una grande mostra sul Risorgimento Italiano. Come più volte ha ricordato il nostro Presidente Giorgio Napolitano queste celebrazioni possono contribuire affinché in ogni italiano, soprattutto nei più giovani, non si spenga il sentimento di gratitudine verso chi generosamente, senza risparmiarsi, si prodigò per la liberazione e per l’unità d’Italia. La mostra dal titolo Garibaldi e i volontari calabresi nell’epopea risorgimentale resterà aperta fino al 17 marzo 2012 e vuole ricordare non solo il mito di Garibaldi ma anche i tanti calabresi che contribuirono all’unità d’Italia.
L’inaugurazione è stata preceduta, nella sala consiliare di Corso Numistrano da una breve introduzione dello scrivente e dal saluto del Sindaco Gianni Speranza; un momento toccante è stato quando i ragazzi del liceo Tommaso Campanella hanno intonato prima l’Inno di Mameli e poi il Va pensiero del Nabucco di Giuseppe Verdi; poi, come da programma, la conferenza “Garibaldi agricoltore” tenuta dal pronipote dell’Eroe, Giuseppe Garibaldi. Subito dopo l’inaugurazione della mostra, che si è potuta realizzare grazie alla disponibilità del Comune di Lamezia Terme e alla collaborazione dell’Associazione Culturale “Roma oltre le mura” e dell’Associazione Archeologica Lametina.
Lungo le scale per raggiungere al primo piano gli ambienti espositivi della mostra sono disposti i ritratti dei “Mille” di Garibaldi e due grandi e rare litografie realizzate nel 1882 dopo la morte dell’Eroe, di cui una presenta i componenti della sua famiglia con ritratti disegnati a matita da Giovanni Lippi ricavati da fotografie, eccetto quelli dei genitori e della moglie Anita e, l’altra illustra, in una sintesi iconografica, gli episodi più salienti delle vita eroica di Garibaldi, mentre a destra in un’altra litografia sono i ritratti dei Mille ancora vivi nel 1923.
La mostra si articola essenzialmente in due corridoi del chiostro dell’ex convento di San Domenico e in una sala con affreschi di Giorgio Pinna recentemente restaurata.
Nel lungo corridoio frontale, attraverso 12 pannelli, si ripercorrono le fasi più importanti del nostro Risorgimento: i primi quattro pannelli sono dedicati ai Padri della Patria: Garibaldi, Mazzini Cavour e Vittorio Emanuele II, gli altri 8 agli eventi più significativi della nostra storia risorgimentale.
Sulla parete sinistra sono collocati due busti, uno di Giuseppe Garibaldi (1875) e un altro di Giuseppe Mazzini (1872) firmati dallo scultore Giovanni Spertini (Pavia 1821 – Milano 1895) provenienti dalla collezione di Salvatore Scavuzzo, Trezzano Rosa (MI), ai lati di un medagliere contenente medaglie commemorative dei due illustri personaggi. Sulla stessa parete su uno sfondo rosso pompeiano si susseguono numerosi dipinti, stampe, oleografie, placche di bronzo e di ceramica relative a personaggi ed eventi del nostro Risorgimento ed un’altra vetrina medagliere. Segue una piccola sezione con importanti cimeli dedicata allo Stato Pontificio e al Regno delle Due Sicilie dove si fa notare un grande olio su tela del re Ferdinando II (propr. eredi Stocco, Decollatura).
Al centro tra i pannelli una grande vetrina con tantissimi documenti, fotografie, medaglie, ceramiche, bronzi, cimeli tra cui una camicia rossa e una sciabola mod. 1855 con la lama decorata che riporta la scritta da un lato W GARIBALDI e dall’altro W V. E. II con sul tallone lo stemma Sabaudo tra trofei di bandiere.
Sulla parete destra, una vetrina contiene oggetti, medaglie e documenti riguardanti il 1848 e 1849, mentre un’altra con medaglie commemorative ed onorificenze si distingue per un interessante cofanetto in palissandro con ornamenti in bronzo dorato contenente il ritratto su lamina di bronzo dorato di Vittorio Emanuele II e la serie completa delle 7 medaglie del Risorgimento Italiano incise e coniate da Francesco Grazioli (Milano 1830-1907), alcuni quadri di personaggi risorgimentali e un busto in ceramica policroma di Garibaldi.
Nello spazio dedicato ai volontari calabresi è di notevole impatto il dipinto di Giovanni Nicotera, i ritratti realizzati dallo scultore e pittore Paolo Restivo nel 1896 di Francesco e Michele Matarazzo e di Francesco Fiorentino, nonché quello di Nicola Sposato del pittore Felice Fiore (Sambiase 1868 – Cosenza 1958), tutti provenienti della ex sala consiliare di Sambiase. Particolarmente interessanti anche i ritratti e i cimeli degli eredi Stocco di Decollatura come un olio su tela di Edoardo Stocco, una foto di grande formato di Antonio Stocco con la moglie inglese Louise Townsend Smith, il bozzetto in gesso (1911) di Francesco Stocco dello scultore Leonardo De Candia e alcuni documenti autografi di Garibaldi e Giuseppe Sirtori. Una vetrina invece accoglie oltre ad altri cimeli e documenti di Francesco Stocco e dei suoi nipoti, anche quelli di Nicotera, G.M. Cataldi, Orazio Scalfaro (archivio Emilio Cataldi) e di altri patrioti lametini, mentre in altre due sono da segnalare la giubba dell’ufficiale Vincenzo Minici della Guardia Nazionale e nell’altra diverse sciabole dell’esercito del Regno delle Due Sicilie. Alcuni pannelli illustrano le biografie di Francesco Stocco, Giovanni Nicotera, Francesco e Michele Matarazzo, G.M. Cataldi, Orazio Scalfaro, Giuseppe Maione, Felice Sacchi, Andrea Cefaly, Francesco Fiorentino e Antonio Maria Tallarigo, mentre in uno sono ricordati i 21 calabresi dei Mille e in altri due i condannati politici del distretto di Nicastro per i moti del 1848 e i volontari garibaldini del II Reggimento dei Cacciatori della Sila nella “Divisione Stocco” che combatterono al Volturno. In una postazione video l’intervista a Giuseppe Garibaldi realizzata dalle Poste Italiane in occasione del 150° anniversario della Spedizione dei Mille e inserita in un DVD del folder che ricorda tale avvenimento.
Nella sala recentemente restaurata poi è possibile vedere un altro video realizzato dal regista Lamberto Lambertini per la Società Dante Alighieri in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, oltre a due vetrine con libri e altre curiosità legate all’Eroe dei Due Mondi, vi sono collocati un bellissimo busto in terracotta del XIX sec. di Giuseppe Garibaldi (coll. Carmelo Calci, Roma), una statua in gesso di Carlo Pisacane proveniente dal Palazzo Nicotera di Sambiase (propr. Maria Luigia Cimino Proto) e un grande dipinto del 1922 di Andrea Fossombrone (Zara 1887 – Milano 1963) proveniente dalla collezione Scavuzzo, realizzato in memoria dei caduti nella grande guerra dei collaboratori dello Stabilimento di arti grafiche Alfieri & Lacroix di Milano, non volendo dimenticare che il Risorgimento Italiano si può considerare concluso con la Grande Guerra o Quarta Guerra d’Indipendenza (1915-1918) combattuta e vinta contro l’Austria.

da Carmelo Calci, Garibaldi e i volontari calabresi in mostra a Lamezia Terme fino al 17 marzo 2012, in Storicittà XX, n. 198, Dicembre 2011, pp. 60-62.

Ingresso mostra   Visita la Galleria fotografica della mostra
 Decollatura ricorda i suoi Patrioti   Sfoglia la pubblicazione Decollatura ricorda i suoi Patrioti sulla figura di Francesco Stocco, edita dall’Amministrazione Comunale di Decollatura in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, curata da Carmelo Calci.

 

Leggi tutto

Helen Grayco

Helen Grayco

Helen Grayco

di Giuseppe Musolino

E’ stata una delle maggiori sorprese in cui mi sono imbattuto durante la scrittura della biografia di Michele Pane: una sua nipote – o meglio, una nipote della moglie Concettina Bilotta – è stata ed è ancora una cantante molto famosa negli Usa. Pochi in Calabria la conoscono ed è per questo motivo che ne voglio parlare in questo blog. Ma cominciamo con ordine.

Helen Grayco

Helen Greco, in arte Helen Grayco

La cantante è conosciuta come Helen Grayco ma il suo vero cognome è Greco e il suo legame con Concettina Bilotta è spiegato nelle righe seguenti. Antonio Sinopoli era il nonno materno di Maria Concetta Bilotta; tra i figli di Antonio Sinopoli c’erano Innocenza ed Elisabetta. Elisabetta è la madre di Maria Concetta mentre Innocenza sposò un certo Giovanbattista Greco. Da Giovanbattista nacque nel 1885 Battista  che emigrò giovanissimo nel 1901 negli Usa. Battista Greco dunque era cugino in primo grado di Maria Concetta ma anche cugino di secondo grado dello stesso Michele Pane.
Battista Greco emigrò negli Usa nel 1901 dove nel 1908 sposò Rosa Cianflone a sua volta emigrata nella città di Tacoma (Washington). Qui nacquero i loro 11 figli, come si può vedere dal documento che segue che è una pagina del censimento del 1930:

Censimento Usa del 1930 - famiglia Battista Greco

Censimento Usa del 1930 – famiglia Battista Greco

La famiglia abitava al n. 1314 di South Cushman Ave. e i suoi componenti sono elencati a partire dal numero 57 del foglio. Il primo è il capofamiglia Battista, segue la moglie Rosa, poi le figlie Caterina, John, Theresa, Ralph, George, Anthony, James, Helen, Elizabeth e poi il suocero Raffaele (Ralph) Cianflone. Battista risulta essere proprietario di un negozio di pasticceria in cui lavoravano già i primi due figli, mentre la  penultima figlia è proprio la Helen di cui si parla.

Helen nacque il 20 settembre 1924 e da giovanissima manifestò un talento spiccato per il canto. A otto anni debuttò in un programma dal titolo The Carnival Hour alla stazione radio KHJ che trasmetteva da Los Angeles. Successivamente ci fu l’incontro con Bing Crosby (famoso attore e cantante, anch’egli nato a Tacoma) al quale capitò di ascoltare Helen che cantava in uno show radiofonico trasmesso da una stazione radio di Seattle. Crosby, ascoltandola, pronunciò le profetiche parole “Holly-wood!” e così fu.
In quegli anni – gli anni ’30 – l’America era in piena crisi economica, la Grande depressione, e anche gli affari di Battista, il padre di Helen, ne soffrirono. Anzi, per colpa della grande crisi, accadde che i clienti del suo negozio-ristorante non riuscivano più a pagare i conti e lui, continuando a fare credito, rapidamente si ritrovò in una situazione economica insostenibile e dovette chiudere l’attività. Fu così che Helen divenne il sostegno per tutta la famiglia, i suoi 10 fratelli, i genitori e il nonno materno che viveva con loro. Accompagnata dai due fratelli maggiori e dalla sorella andò a Hollywood dove riuscì ad avere il contratto per lo show. A quel punto tutta la famiglia si trasferì a Los Angeles. Helen guadagnava da 50 fino a 70 dollari alla settimana, una grande cifra durante gli anni della depressione. A 13 anni fu messa sotto contratto dagli Universal Studios, firmando un contratto con Joe Pasternak. Gli Universal Studios stavano cercando una nuova attrice che sostituisse Deanna Durbin, che aveva avuto un enorme successo con il film Tre ragazze in gamba del 1936, la quale stava per uscire dai ruoli di giovane per passare a quelli di donna. Helen sembrava candidata a essere l’attice degli Studios per i ruoli di adolescente e il pre-contratto che prevedeva la paga settimanale di 100 dollari ne era la riprova. Il film si doveva chiamare Little Lady con la regia di Norman Taurog, ma un cambio improvviso nella dirigenza degli Universal Studios, ribaltò le cose e il contratto con Helen fu sciolto.

In seguito Helen ebbe qualche partecipazione anche in famosi film, ma si trattava di piccole parti.
La più importante è una breve apparizione in uno dei film più importanti della storia del cinema A night at the Opera dei fratelli Marx del 1935. Helen, che allora aveva solo 11 anni, comparve come una delle bambine che circondavano Chico Marx mentre suona il piano, scena che viene subito dopo la canzone interpretata da Allan Jones, nella parte centrale del film. Ecco il breve spezzone in cui si vede Helen (è la seconda da destra, evidenziata):

Il suo nome, naturalmente, non compare nel cast e la conoscenza di questo particolare viene da un’intervista concessa dalla stessa Helen al critico musicale americano Bill Reed nel 2008.

Nel frattempo Helen frequentava la Hollywood Professional School di Los Angeles.

Hollywood Professional School

Hollywood Professional School di Los Angeles

Per due o tre anni Helen Grayco, questo era diventato il suo nome d’arte, lavorò con le band di Chuck Cascalas, Chuck Cabot e Red Nichols.

Nel 1946 l’incontro decisivo con il futuro marito, il cantante Spike Jones. Helen stava esibendosi all’ Hollywood Palladium quando fu sentita da Spike Jones che aspettò la fine dell’esibizione per parlare con Helen per proporle di lavorare con lui. Helen rimase perplessa perchè il genere di spettacolo di Jones era completamente diverso dal suo. Lei era una cantante raffinata di swing e jazz mentre Spike Jones proponeva spettacoli teatrali, più adatti ad attori che a cantanti. Ma lui chiarì subito: Helen avrebbe avuto uno spazio tutto suo, autonomo dal resto dello show, 15-20 minuti di canzoni utili per calmare il pubblico che di solito si eccitava molto per le rocambolesche performance di Jones.

Helen viene così inserita nello show di Jones e tra i due nasce anche qualcosa di più che li porterà al matrimonio nel 1948. Proprio in quell’estate del 1948 si erano recati in Los Angeles Maria Concetta Bilotta e la figlia Leda (moglie e figlia di Michele Pane) come racconto nella biografia di Michele Pane a pag. 214 e seguenti. Gli sposi erano in viaggio di nozze a Honolulu e tornarono in città giusto in tempo per salutare le ospiti che stavano per tornare a Chicago.

Articolo sull'imminente matrimonio di Spike e Helen

Articolo sull’imminente matrimonio di Spike e Helen

Fotografia di un'agenzia che annuncia l'imminente matrimonio di Helen e Spike

Fotografia di un’agenzia che annuncia l’imminente matrimonio di Helen e Spike

Spike Jones, Helen Grayco e figli

Spike Jones, Helen Grayco e figli

Spike Helen e figlio

Spike, Helen e figlio

La carriera di Helen continuò nello show del marito e anche come cantante solista di un particolare jazz, jazz da “cocktail delle ore piccole”, molto affascinante e coinvolgente. Pubblicò numerosi dischi singoli e poi due album, rispettivamente  nel 1957 e 1958 intitolati After Midnight e Lady in Red:

Copertina di "After midnight" - 1957

Copertina di “After midnight” – 1957

Copertina di "Lady in red"

Copertina di “Lady in red”

Spike Jones morì all’età di 53 anni nel 1965.

Helen manteneva buoni rapporti con la famiglia di Michele Pane. Oltre all’episodio raccontato nella biografia Michele Pane. La vita a pag. 214, quando a spettacolo finito scende dal palco per salutare i Pane seduti in terza fila dello Studebaker Theatre di Chicago (nel 1947), Pamela, la figlia di Salvatore, mi ha scritto che ricorda ancora il giorno in cui, durante un passaggio di Spike ed Helen da Chicago (nei primi anni’60), lei fu ospite insieme al padre dei coniugi Jones nel ristorante Pump’s Room. Il Pump’s Room dell’Ambassador East Hotel era il ristorante più prestigioso della città, specialmente il Booth One, in cui erano di casa i maggiori attori e personaggi dello spettacolo. Era davvero una cosa fuori dal comune essere ammessi a quella sala e Spike e Helen fecero davvero un bel regalo invitando Salvatore e la figlia Pamela in quel locale esclusivo.

Sui rapporti di Helen Grayco con i parenti calabresi abbiamo l’inedita testimonianza della prof.ssa Carmela Brunetti di Lamezia Terme, legata da parentela con Helen, che mi ha gentilmente messo a disposizione una fotografia spedita nel 1958 a suo padre Michele Brunetti dallo zio Battista Greco:

Battista Greco, la moglie Rosa e gli 11 figli nel 1958

Battista Greco, la moglie Rosa e gli 11 figli nel 1958

 

In questa eccezionale fotografia i genitori sono al centro, seduti, e tutto intorno i figli. Helen è col vestito bianco a sinistra, con il suo inconfondibile sorriso. Appesa al muro, a destra, si intravede una cornice con la fotografia di Spike Jones ed Helen.

Questa è la dedica che  accompagnava la fotografia:

Dedica a Michele Brunetti

Dedica di Battista Greco a Michele Brunetti

Grazie ancora, Nella, per la generosa collaborazione!

Giuseppe Musolino

 

Ecco alcuni filmati che ci permettono di scoprire Helen Grayco, un’artista dal grande talento.

Il primo ripropone una delle numerose partecipazioni di Helen Grayco allo spettacolo che Spike Jones teneva sulla rete televisiva NBC dal titolo Colgate Comedy hour. Si trattava di un programma sponsorizzato dalla ditta Colgate Palmolive che alternava spot pubblicitari dei prodotti di pulizia della multinazionale allora famosi anche in Italia con gag e canzoni e che andava in onda la sera della domenica dalle 20,00 alle 21,00.
Il protagonista presentatore è Spike Jones, con il suo tipico vestito a quadri e la chewing gum perennemente in bocca. Quella che segue è la canzone «Mad About the Boy» cantata da Helen nella puntata andata in onda il 16 settembre 1951:

Ecco un’altra canzone, One for My Baby, di Helen Grayco nello show di Spike Jones del 1952:

Queste sono altre interpretazioni di Helen:

Helen Grayco Well Be Together Again:

 

Helen Grayco Lily’s Lament [Cell 29]. Musica di Perez Prado:

Helen Grayco  Take me in your arms:

 

Helen Grayco “Rock And Roll Wedding”, 1956:

Helen Grayco “Night train”:

Intervista a Helen Grayco e amici ricordando Spike Jones dal sito ufficiale di Spike Jones:

Filmografia

Helen Grayco vanta anche partecipazioni in alcuni film di Hollywood.
That Certain Age  (1938)

Locandina di "That Certain Age"

Locandina di “That Certain Age”

In questo film, che vede protagonista Deanna Durbin, Helen ha solo una piccola parte tanto è vero che nel cast è indicata come “girl”.
Cha-Cha-Cha Boom

Locandina "Cha Cha Cha Boom"

Locandina “Cha Cha Cha Boom”

Helen in questo film interpreta “se stessa” poichè esegue il brano Lily’s Lament [Cell 29] con la musica di Perez Prado che è visibile nei link precedenti.
Un’altra locandina del film:

Locandina "Cha Cha Cha Boom"

Locandina “Cha Cha Cha Boom”

Helen Grayco e il marito Spike Jones furono sempre seguiti con grande attenzione dai giornali americani specializzati nel campo musicale.
Ad esempio il settimanale  The Billboard su quasi tutti i numeri pubblicava notizie e fotografie dei due artisti, e spesso dedicava loro la copertina.
Ecco alcune immagini:

Copertina di Billboard 5 agosto 1950

Copertina di The Billboard, 5 agosto 1950

Quella che segue è una fotografia tratta da un articolo pubblicato in The Billboard del 29 novembre 1947 in cui Helen e Spike (non ancora sposati) mostrano un barile pieno di monete raccolte per finanziare un’associazione per la lotta contro il cancro.
La fotografia è interessante perchè, come dice la didascalia, la raccolta fu fatta durante uno spettacolo al teatro Studebaker di Chicago che poi è quello in cui avvenne l’incontro con la famiglia di Michele Pane (vedi Michele Pane. La vita a pag. 214).

The Billboard 29 novembre 1947

The Billboard, 29 novembre 1947

The Billboard 17 marzo 1951

The Billboard, 17 marzo 1951

 

The Billboard, 12 febbraio 1955

The Billboard, 12 febbraio 1955

 

The Billboard, 18 settembre 1954

The Billboard, 18 settembre 1954

 

Copertina di Down beat

Copertina di Down beat, 1951

Copertina TV Guide 1961

Copertina TV Guide, luglio 1961

 

Helen, Spike e Duke Ellington, dalla rivista "Jet", 1954

Helen, Spike e Duke Ellington, dalla rivista “Jet”, 1954

Questi sono i link ad alcuni filmati presenti sulla rete che mostrano le performances di Spike Jones:

1) Hits Medley: una raccolta di successi

2) Pass the biscuits, Mirandy (1942)

 

Copyright © 2012-2013  Giuseppe Musolino

Leggi tutto

Il Presepe di Adami

Il Presepe di Adami

Nell’ambito delle attività per il periodo natalizio, il Parco Letterario-Storico-Paesaggistico di Adami ha allestito un presepe nelle viuzze del centro storico del paese di Michele Pane.
La caratteristica di questo particolare Presepe è che i suoi personaggi, a grandezza naturale, sono dei manichini abilmente costruiti da Ennio Adamo, componente della struttura direttiva del Parco, con materiali di varia natura, soprattutto legno e polistirolo. I personaggi sono collocati in case, magazzini e stalle ormai chiusi da anni ma che per una volta sono stati riaperti e hanno rivisto la presenza degli uomini.

Quelle che seguono sono alcune fotografie prese nel giorno di Natale.

Presepe Adami 2011

Presepe Adami 2011

 

La cantina

La cantina

 

La cantina

La cantina

 

Una casa

Una casa

 

La lavandaia

La lavandaia

Altre fotografie sono visibili nella PhotoGallery raggiungibile con questo link.

Leggi tutto