L’incredibile storia di una copia di “Garibaldina”
Scritto on 16 Gen, 2012 in News | 0 commenti
A volte le cose più incredibili accadono veramente! Una di queste è il percorso durato più di sessant’anni compiuto da una copia della Garibaldina di Michele Pane (vedi l’articolo in “Opere pubblicate”) da Chicago in Adami, poi forse a Firenze, in Emilia Romagna e infine in Adami. Finalmente è tornata “a casa”!
Di cosa si sta parlando? Procediamo con ordine.
Nel 1949, uscita finalmente dalle rotative della casa editrice ILEB di New york, vede la luce l’opera Garibaldina di Michele Pane il quale, naturalmente, appena avutane qualche copia (la cosa fu alquanto travagliata, come si racconta in Michele Pane. La vita), le inviò ad amici e parenti in Italia. Una di queste copie, la n. 726, fu spedita a Giuseppe Adamo, Pepè, figlio di Simone a sua volta figlio di Marianna Pane, sorella del poeta. Pepè qindi era nipote di Michele il quale lo aveva conosciuto e anche frequentato durante la sua lunga permanenza in Adami nel 1938 e 1939.
Simone Adamo nel frattempo si era trasferito con tutta la famiglia a Firenze, e questo spiega il “tòsco cittadino” usato da Michele Pane nella dedica. Non sarà superfluo qui ricordare che in dialetto decollaturese tòsco significa anche “bello” ed è per il doppio significato che viene usato in questi versi.
La copia di Garibaldina, quindi, prende la via della Toscana al seguito della famiglia. Negli anni successivi, alla morte di Simone, Giuseppe Pepè Adamo si trasferisce a sua volta e si perdono le tracce del famoso libretto, forse smarrito durante qualche trasloco. Nessuno lo cerca più.
Passano gli anni, anzi passano molti anni. Nel 2009, in Adami, si costituisce il Parco Letterario-Storico-Paesaggistico con l’intento di valorizzare e salvaguardare il grande patrimonio naturalistico e culturale del territorio. Sotto la guida del Presidente arch. Luigi Adamo i soci raccolgono materiale e testimonianze, svolgono attività varie finchè sorge l’esigenza di disporre di una sede fissa che possa anche svolgere le funzioni di un embrionale museo della memoria. Dopo vari contatti, i discendenti della famiglia Adamo, cioè della sorella di Michele Pane Marianna e il marito Giuseppe Adamo, proprietari della casa che per molti anni ospitò l’uffico postale di Adami (all’epoca il servizio postale veniva concesso in appalto per cui l’aggiudicatario lo trasferiva nella propria abitazione), hanno deciso di concederlo in uso temporaneo al Parco Letterario. La sede viene pulita e sistemata dai volontari dell’associazione e il giorno 18 dicembre 2011 viene inaugurata (vedi articolo dedicato).
Nel frattempo Saverio Bonacci, componente del direttivo del Parco Letterario, collezionista ed esperto frequentatore della rete internet, scopre che nel sito di una libreria online di libri usati è stata posta in vendita una copia della Garbaldina di Michele Pane. Egli ne possiede già una copia per la sua collezione personale ma, pensa, ne potrebbe servire un’altra per ingrossare la collezione di opere di cui il Parco Letterario vuole dotare la propria esposizione. Si affretta quindi a fare un’offerta per l’asta su eBay e si aggiudica l’oggetto. La libreria che lo vende si trova a Ravenna, e nulla lascia intravedere un collegamento con la casa di Decollatura.
Quando Saverio riceve il pacchetto rimane piacevolmente sorpreso dalla presenza della dedica autografa che impreziosisce il volume ma ancora di più rimane sbalordito quando, portata la copia per mostrarla agli altri amici del Parco, non si scopre che il Pepè della dedica era proprio colui che abitava in quella casa che era destinata ad accogliere quella copia di Garibaldina!
Dopo più di sessanta anni la copia ha raggiunto l’indirizzo a cui era stata destinata. Chissà per quali misteriose vie quella copia era andata dispersa, e chissà perché era finita in quel negozio. Che probabilità avrebbe avuto una copia di piccolo libretto in una scatola di un rivenditore di libri usati della provincia di Ravenna di essere visto e riconosciuto da una persona che aveva notizia di Michele Pane? E che probabilità ci sarebbe stata che questa persona, se anche fosse esistita, avrebbe portato il libro nella casa che gli era propria? Nessuna possibilità! Eppure tutto ciò è veramente accaduto. La copia è adesso di proprietà del Parco Letterario-Storico-Paesaggisitico di Adami. Meraviglie di Internet!
Giuseppe Musolino